Con la riapertura delle frontiere dovrebbero partire anche i test di MotoGP. E la stagione inizierà tra luglio e agosto.
ROMA – La riapertura delle frontiere potrebbe coincidere anche con la ripresa dei test della MotoGP. Molti team stanno attendendo la decisione dei Governo di allentare le misure per riportare i piloti in patria e continuare il lavoro iniziato ad inizio anno.
Al momento non si hanno certezze anche se le parole dei rispettivi leader politici fanno sperare bene per il futuro. La Spagna è pronta ad aprire i propri confini dal 1° luglio, Regno Unito e Usa hanno ipotizzato la possibilità di evitare la quarantena per sportivi e addetti ai lavori. Non resta, quindi, che aspettare ancora qualche settimana per valutare l’andamento della curva.
Il nodo dei piloti che risiedono fuori dal continente
Nelle prossime settimane dovrà essere risolto anche il nodo dei piloti che risiedono fuori continente. L’Unione Europea ipotizza lo stop alla quarantena solo per i Paesi che fanno parte del Vecchio Continente e per questo per alcuni dei protagonisti della MotoGP il problema resto.
Da diversi giorni, per esempio, Brad Binder sta cercando di raggiungere la Spagna avendo una residenza europea. Nessun via libera anche se la situazione sembra essere destinata a sbloccarsi presto visto che si potrebbe autorizzare il viaggio per motivi di lavoro.
Via al Mondiale tra luglio ed agosto
Il Mondiale della MotoGP è pronto a partire. L’ipotesi più probabile sembra essere quella di metà luglio a Jerez de la Frontera visto che la Spagna è pronta ad allentare le misure ma non si escludono neanche altre possibilità.
Si valuta un inizio ritardato di qualche settimana per consentire alle squadre di poter organizzare al meglio le trasferte ma anche un ritorno in pista prima del previsto. Molto dipenderà, però, dall’andamento del virus e dalle decisioni dei singoli Paesi.